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Il Cammino Inglese da Ferròl a Santiago di Compostela

  • Immagine del redattore: La Manina Golosa
    La Manina Golosa
  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 5 min

È proprio vero quello che si dice sui cammini: quando inizi, non riesci più a farne a meno!


Ormai quasi un mese fa, sono ripartita per intraprendere un nuovo Cammino di Santiago: quello Inglese.

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Come vi avevo già accennato nel post dedicato al Portoghese, esistono diversi cammini che portano alla meta.

Il più lungo, antico e famoso è quello Francese, da Saint-Jean-Pied-de-Port, in Francia.


Quello che abbiamo fatto io e mia mamma, ormai mia fedele compagna di cammini, è uno dei più brevi: in totale sono 120 km se si parte da Ferròl o 65 km se si parte da La Coruña, e si percorre in circa 5-6 giorni di cammino.

Si chiama Cammino Inglese perché i marinai inglesi e del Nord Europa che intendevano fare il pellegrinaggio a Santiago, arrivavano via mare attraccando proprio a Ferròl o a La Coruña.

Alcuni cenni storici documentano che anche Crociati e Templari, prima di recarsi a Gerusalemme, facessero scalo in Galizia per andare a chiedere protezione all’apostolo.

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Il percorso


Il Cammino Inglese regala paesaggi suggestivi e variegati: si passa dalla città ai piccoli borghi, per poi passare alla campagna, attraversando fitti boschi e profumatissime foreste di eucalipti.

Il percorso si sviluppa principalmente su strade sterrate e sentieri; talvolta anche su strade trafficate, ma si tratta sempre di brevi tratti. Come il Portoghese, è molto ben segnalato dalla conchiglia e non mancano approvvigionamenti d’acqua.


La lunghezza totale del cammino e il dislivello che rimane contenuto per tutto il percorso, ad eccezione della terza tappa (circa 600 m), lo rende un cammino accessibile a molti.

Inoltre è poco turistico, in generale abbiamo incontrato pochi pellegrini quindi è perfetto per chi cerca silenzio e un po’ di quiete.


Siate previdenti nel prenotare in anticipo ostelli, pensioni o alberghi poiché le strutture ricettive non sono molte. Noi abbiamo prenotato con circa tre mesi di anticipo su Booking.


Le tappe


Come ho scritto, si può partire da Ferrol o a La Coruña.


  1. Ferròl ➔ Pontedeume 29 km (si può dividere a metà e soggiornare a Neda)

  2. Pontedeume ➔ Betanzos 22 km

  3. Betanzos ➔ Hospital de Bruma 27 km (noi abbiamo allungato fino a Mesón do Vento per impossibilità di soggiornare a Bruna)

  4. Hospital de Bruma ➔ Sigüeiro 25,5 km

  5. Sigüeiro ➔ Santiago de Compostela 16,5 km


Se decidete di partire da La Coruña avete una prima tappa fino a Hospital de Bruma di circa 30 km, poi prosegue come l’altro.


Le temperature atlantiche rendono questo cammino fattibile anche in estate, ma occorre premunirsi per la pioggia.

Vi sconsiglio invece l’inverno, si rischia di soffrire il freddo (e i maglioni nello zaino pesano!)

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Cosa portare? La risposta possibile è solo una: poco. Anzi, ancora meno.


Utile non significa indispensabile, ricordate, e inoltre, dato che ci si sposta in un paese con tutti i servizi, è inutile portarsi cose per ogni eventualità. (Nel primo cammino avevo portato tantissime scatole di cerotti e farmaci che poi non avevo usato e ogni cosa, anche piccola, occupa spazio).


Ecco la mia lista personale:


  • cappellino

  • occhiali da sole

  • 2 paia di mutande

  • 2 paia di calze

  • 2 t-shirt tecniche

  • 1 Top/reggiseno sportivo

  • 1 pantalone corto tecnico

  • 1 pantalone lungo che si accorcia con lo zip

  • 1 pile

  • 1 maglia tecnica a maniche lunghe (evitabile se non soffrite il freddo)

  • 1 poncho impermeabile con cappuccio che copra anche lo zaino

  • 1 paio di infradito o ciabatte a fascia

  • cerotti per le vesciche

  • il telo antipioggia per lo zaino (no se avete il poncho)

  • spille/mollette per stendere/appendere le cose allo zaino

  • blister di alcuni farmaci essenziali (anche se si trovano dappertutto molte farmacie)

  • fazzoletti di carta

  • crema solare (piccola)

  • vaselina per i piedi

  • saponetta (usata poco, perché nelle strutture c’era sempre, utile se fate un cammino lungo)

  • borraccia

  • elastici e pinzette per capelli

  • beauty con cose essenziali: spazzolino, dentifricio, deodorante e saponi solidi, campioncini di crema viso e corpo, burro cacao, spazzola, pinzette.

  • Qualche snack

  • Power bank/carica batterie/airpods

  • Pochi soldi contanti


I vestiti con cui sono partita, una t-shirt e dei leggins di cotone, li ho lavati appena arrivata e li ho utilizzati per il cambio serale/notturno.


Sono riuscita a far stare tutto nel mio zaino da 30 litri, che pesava meno di 4 kg (senza acqua).

Il peso dello zaino non dovrebbe mai superare il 10% del proprio peso.


Il mio consiglio è di usufruire delle lavanderie con il servizio di asciugatura veloce, che si trovano facilmente, invece di portarsi cambi in più che pesano. Considerate altresì che deve rimanere un po’ di spazio libero per quando dovrete portarvi dietro il pranzo.

Io non sono solita a portare asciugamani perché li ho sempre trovati, anche in ostello, tuttavia se volete stare tranquilli, vi consiglio quelli in microfibra che sono leggerissimi.


Come si arriva a Ferròl?


Noi abbiamo raggiunto Madrid con un volo da Orio al Serio (sarebbe stato più comodo volare su Santiago, ma Ryanar ha tolto i voli da Milano).


Dall’aeroporto di Madrid siamo arrivate alla stazione dei treni Chamartín Clara Campoamor con la metro 8 (fino al terminal Nuevos Ministerios) e poi con la metro 10, (direzione Hospital Infanta Sofia fermata Chamartín). Il biglietto della metro si fa direttamente in stazione e costa circa 7€ (è obbligatorio l’acquisto di una tessera).


Da qui abbiamo preso il treno alta velocità RENFE che collega Madrid a Santiago in tre ore circa.

Infine a Santiago siamo poi salite su un MONBUS, che ci ha portato a Ferròl.

Un’alternativa è volare su La Coruña, consultate le tratte dell’aeroporto più vicino a voi.


Sembra complicato ma non è: i mezzi (finora) sono stati puntuali e gli orari ben indicati sui tabelloni. Inoltre gli adetti al punto informazioni sono sempre molto disponibili ad aiutare i turisti: nel dubbio, chiedete. La lingua non rappresenta un grande ostacolo, ci si capisce!


Date le circostanze, dovrete dedicare un giorno intero per i vari spostamenti, sia all’andata sia al ritorno, tenendovi almeno mezza giornata per godervi Santiago, una città brulicante di vita.

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Noi abbiamo soggiornato nell’ostello LOOP INN: molto pulito, a 15 minuti dal centro e fornito di tutto, ma non molto economico.


Per una cena insolita e caratteristica vi consiglio il ristorante Bodegòn Casas Chico: il locale è una vecchia ferramenta che ha mantenuto quasi tutti gli arredi originali. Molto particolare!


La cucina


La cucina galiziana offre un’ampia varietà di piatti a base di pesce, frutti di mare, formaggio, carne e verdure. Alcune specialità sono il polpo alla gallega, la ventresca di tonno con i peperoni, i pimiento de padrón, il baccalà, l’empanada e il caldo gallego.

Non è molto semplice, eccetto a Santiago, trovare opzioni vegetariane e vegane nei ristoranti, ma ci si può arrangiare con i supermercati, presenti in gran quantità!

Se il tempo a disposizione ve lo permette, vi consiglio di dedicare mezza giornata alla visita di La Coruña.


Si tratta di una città portuale, atlantica, di fondazione romana e per questo custodisce il faro funzionante più antico del mondo.

Viene anche chiamata “la città dei cristalli”, per le famose facciate di vetro degli edifici che si affacciano sul porto. Al calar del sole, i raggi riflettono sulle vetrate regalando un gioco di luci meraviglioso.

Questo è quanto amici pellegrini, ma se avete ancora dei dubbi, scrivetemi!

Per informazioni sulla Compostela e sulle Credenziali, vi invito a leggere questo post.


Noi stiamo già pensando al prossimo cammino! E voi?


A presto.

Maria Sole

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