Se qualche anno fa mi avessero detto che un giorno sarei andata in vacanza in un villaggio…beh, non ci avrei creduto!
Io sono una avventuriera nata, ricordo che da piccola andavo a camminare in montagna e i miei genitori mi sgridavano sempre, perché arrivavo sempre per prima in vetta facendo perdere completamente le mie tracce.
A 18 anni, dopo la maturità, ho caricato la tenda insieme a tre amici e abbiamo fatto una vera e propria vacanza “on the road” sulla costa spagnola, da Barcellona ad Alicante, sempre e solo dormendo dove capitava (due notti anche sulla mitica Meriva del ’03).
Poi il viaggio in Corsica, solo io e Maurizio stavolta, ma sempre in tenda e con una Lancia Y ormai andata. Era la settimana centrale di agosto: ricordo che una notte non sapevamo dove andare (campeggi tutti FULL) e ci siamo accampati in un parco giochi, mangiando cena sul tavolino da campeggio e sotto il lampione. Una cena a lume di lampione ahah!
Crescendo abbiamo iniziato a concederci piccoli lussi: per fare il viaggio on the road in Croazia e in Bosnia non abbiamo più usato la tenda ma abbiamo dormito nelle sobe, (tradotto: stanze), che trovavamo disponibili durante il tragitto.
Il primo vero viaggio inteso anche come vacanza possiamo datarlo nel 2012, dopo la mia laurea: un appartamentino con balcone a Mykonos!
Ecco, come sempre mi sono lasciata trascinare dai ricordi…torniamo a noi!
Da quando è nato Noah, abbiamo decisamente ribaltato i nostri piani. Ci sono famiglie che continuano a usare la tenda e ad amare l’avventura anche con bimbi, li ammiro molto per questo. Io però non me la sento per ora e, sinceramente, finchè è piccolo preferisco la comodità.
Tra le cose che mi aspettavo di trovare qui in un villaggio Eden c’era sicuramente il comfort e il relax ma non credevo, o meglio ignoravo, che potesse essere anche così divertente!
Ogni tanto mi accorgo di avere in testa la canzoncina del villaggio e di canticchiarla mentre cucino o mentre pulisco, allora prendo il telefono e vado a rivedermi le foto e i video.
Ecco, come vedete sto scrivendo questo post di getto, con il cuore e un velo di malinconia.
In genere tornare da una vacanza per me non è mai stato così traumatico perché amo le mie routine qui a casa, ma stavolta sento che qualcosa è diverso.
La parte più difficile è sicuramente stato rompere il legame con le persone che abbiamo conosciuto, (mai così tante!) tra cui un amichetto di Noah e la sua famiglia. Ci siamo promessi di ritrovarci!
La struttura era favolosa, pulita, curata e accogliente. Il cibo buonissimo, c’erano specialità greche ma anche italiane, per mettere d’accordo tutti! Il mio pasto preferito rimane sicuramente la colazione, ricchissima, a buffet. Se rimanevamo all’interno del villaggio mangiavamo pranzo alla taverna sulla spiaggia, quanto ho amato le insalatone alla greca! A cena invece assaggiavamo pesce e carne del posto (soprattutto agnello), i formaggi (di capra) e i dolci con miele e frutta secca. Una delizia!
Il Villaggio si trovava davanti alla spiaggia, con un baretto in cui potevi rifornirti di acqua, cocktail o bibite ogni volta che volevi. Nell’ALL INCLUSIVE sono compresi anche piccoli spuntini!
Uno dei punti di forza dei Villaggi Eden sono il Tarta Club, lo spazio dedicato ai bambini dai 3 agli 11 anni, e il Jek Club, lo spazio dai 12 ai 17. Naturalmente non fanno tutti la stessa attività: chi va in piscina, chi colora, chi gioca a palla…
Noah dopo un primo momento di timidezza si è lanciato e poi chi lo ha più visto!
Alcuni momenti del Tarta includevano pranzo e cena condiviso, tuffi in piscina, la mezz’oretta di cartone serale e la mitica baby dance (foto sopra)!
Mi rendo conto di essermi dilungata troppo e di dover terminare qui il mio post, ne farò un altro con tutte le foto più belle e del nostro itinerario in questa bella isola greca!
Vi lascio il link della struttura nel frattempo, così potete dare un’occhiata!
GRAZIE per avermi letto fino a qui!
Maria Sole
Comments