Avete presente quando provate la sensazione che sta per capitarvi qualcosa di importante e vi sentite in corpo una carica di adrenalina pazzesca? Ecco, io un mese fa mi sentivo così!
In questo post vi racconterò com'è andata la mia esperienza con questa sfida. La mia sfida.
Che, a dire la verità, è anche un po' la vostra.
Vedere che questa cosa ha coinvolto più persone, mi ha reso felicissima!
Mi sono arrivati messaggi con dell'incredibile: una ragazza si è iscritta all'università, una ha preso un'aereo per la prima volta, una donna ha preso il coraggio per iscriversi a quel corso di ballo che tanto desiderava fare...
E poi un'altra mi ha scritto di essere finalmente andata a trovare la vicina di casa e averci parlato, e che è stata pure una bella sorpresa! Una ragazza ha detto sì a un'uscita con le amiche che non vedeva da tantissimo, si era dimenticata quanto fosse bello ridere. E un'altra, è partita per un viaggio da sola.
Insomma, non mi aspettavo tanto supporto e così tanto coinvolgimento!
E io?
Io ho seguito una lezione di pilates. Mi sono allungata le unghie con la ricostruzione. Ho letto 10 pagine (o forse di più) del dizionario Zanichelli memorizzando parole a caso. (Perché vi chiederete voi...va beh, ragazzi, era mezzanotte e non avevo idee. Mi sono fatta ispirare dal momento!)
Mi sono spalmata del miele bollente sul viso (ho deciso che non comprerò più maschere nutrienti!). Un mattino ho fatto 200 km in autostrada per portare Noah a vedere uno spettacolo sui draghi, un'esperienza meravigliosa che stava per andare in fumo, se non avessi avuto il coraggio di partire. Ho cucinato un piatto etnico vegano. Buono, per carità. Ma magari la prossima volta doso meglio cipolle e peperoni! Ho iniziato un corso di maglia, ho giocato al Superenalotto, ho seguito una lezione di spagnolo su youtube.
Ah, e un giorno ho spento tutti i dispositivi per mangiare un pasto in santa pace, senza dover per forza fare mille cose contemporaneamente. Per dieci minuti, sono stata solo io con i miei pensieri e il mio pranzo. Per dieci minuti, non sono stata multitasking!
Sapete? Tante persone mi hanno scritto: "non è facile trovare 30 cose nuove, anche da fare solo per 10 minuti."
Vero, ma quante cose escludiamo dalla nostra vita senza neanche rendercene conto? Forse perché alcune cose le diamo per scontate o sono semplicemente fuori dalle nostre abitudini.
Io ad esempio, non avevo mai passato una mattina a parlare con mia mamma del suo passato, delle sue paure da mamma. Si è sempre mostrata un esempio di enorme forza per me, una colonna portante. Quel mattino mi ha confidato una debolezza che inizialmente mi ha spiazzata, ma l'ha resa più umana ai miei occhi.
Una domenica ho telefonato ai miei nonni, so che loro si svegliano prestissimo. "Siete a casa? Porto la colazione."
E ho lasciato tutto così in casa: letti da fare, lavatrice da riempire, piatti sporchi nel lavello.
Libertà!
Avete mai fatto una telefonata a una persona a cui tenete davvero, nel cuore della notte? E vi siete mai seduti al tavolo di uno sconosciuto, al bar, per fare due parole?
Siete mai andati al cinema da soli?
Chiacchierato con un barbone?
Preparato una ricetta "difficile" presa da un ricettario di piatti della tradizione, tipo l'anatra all'arancia o cose di questo genere?
"Non ne sono capace." Sei sicuro? Hai provato?
O, come fa Chiara nel suo libro, avete mai invitato tutta la vostra rubrica telefonica per il pranzo di Natale? Vi siete mai travestiti da Santa Claus e girato per la città con un cesto di caramelle? Scommetto di no.
Io un mattino ho deciso che avrei aggiustato la tapparella della mia camera da letto. Era qualche giorno che non funzionava, così mi sono armata di santa pazienza e di un trapano. Ce l'ho fatta! Mi sono sentita invincibile!
Non datevi per vinti. Non pensate mai di non avere scelta. Non pensate di non essere adatti per qualcosa prima ancora di averla provata.
Sapete che io ho provato rugby? E mi è pure piaciuto! Io, rugby. Si!
La vita è tutta una scelta. Noi però siamo molto bravi a trovare scuse e a pensare di non avere scelta: non posso fare altrimenti, non posso permettermelo, non sono capace, sono troppo timido, sono troppo vecchio per questo, non ho tempo... che per carità, qualche volta sarà anche vero, ma sempre?
"Abbiamo quaranta milioni di motivi per fallire, ma non una singola scusa.” (cit. Rudyard Kipling) È vero no? Va beh amici, ora basta che altrimenti mi divento troppo filosofica! Concludo con una citazione bellissima che sembra fatta apposta per questo post...
Stupisco sempre me stesso. È l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta. Oscar Wilde
E lancio una nuova sfida. Ebbene si!
Un gesto d'amore, ogni giorno, per un mese.
Per me stesso, se ne sento il bisogno, o per gli altri. Un pensiero, un semplice pensiero.
Hai visto, passeggiando, le brioche calde nella vetrina di una panetteria? Entra, comprale e portale a tua mamma. O a qualcun'altro.
L'amore è una cosa semplice. È possibile vivere l'amore in ogni istante, senza dover fare chissà cosa! Lo dimostreremo!
Buon tutto amici miei!
Maria Sole
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